Parata di grandi chef per la decima edizione di Aromatica
Parata di grandi chef per la decima edizione di “Aromatica, profumi e sapori della Riviera Ligure” (Diano Marina, 5-6-7 maggio), la manifestazione dedicata alle erbe aromatiche, ai prodotti tipici e alle eccellenze dell’agroalimentare. La tre giorni dianese di maggio – oltre a presentare i numerosissimi prodotti degli operatori agricoli e ad essere un forte momento promozionale per tutta la filiera – è come sempre un invito all’uso delle aromatiche in cucina e all’incontro con l’alta gastronomia.
Una quindicina i cooking show, tre le cene a 4 mani, tantissime le esibizioni e le presentazioni. Il programma sarà pronto a giorni e verrà presentato venerdì 28 nella consueta conferenza stampa.
Tra i nomi dei grandi chef che hanno voluto onorare Aromatica e il Golfo Dianese con la loro presenza, spiccano quelli di Enrico Marmo, Omar Bonecchi, Giuse Ricchebuono, Fabio Ingallinera, Giorgio Servetto e Alessandro Dentone.
Enrico Marmo. Classe 1987, Enrico Marmo è originario di Canelli, in provincia di Asti, ma è sul litorale ligure che ha trovato una fucina in cui esprimersi. Fin da giovanissimo, Enrico è attratto dalla cucina e, dopo aver frequentato l’Alma, parte alla volta della sua prima esperienza gourmet presso il Gellius di Oderzo (TV). Poi entra a far parte della brigata di Cracco a Milano, dove diventa capo partita agli antipasti. La sua avventura continua poi come sous chef di Davide Palluda presso All’enoteca di Canale per poi approdare al Balzi Rossi. Vi resta due anni prima di approdare al ristorante gastronomico del resort 5 stelle Castel Monastero a Castelnuovo Berardenga (SI) e poi all’Osteria Arborina, dopo la dipartita di Andrea Ribaldone. Nel 2021 torna ai Balzi Rossi per rilanciarlo dopo due anni di chiusura. A ottobre 2022, nella Guida Ristoranti 2023 Gambero Rosso, Enrico Marmo ottiene il premio Tradizione Futura per la capacità di interpretare e reinventare al meglio i piatti e gli ingredienti del territorio e più in generale della grande cucina classica nazionale, contribuendo così a riscriverne il ricettario futuro. Nel mese successivo, arriva la chiamata più attesa. È quella della Guida Michelin, che riassegna nuovamente la stella al ristorante.