Gli ospiti di Aromatica 2023

CAMILLA PIZZORNO

Camilla Pizzorno, classe 1999, di Pegli, ha vinto nel maggio scorso, a Palazzo Ducale, a Genova, la finale del Campionato del mondo di pesto al mortaio (Pesto Championship), la prima edizione post pandemia, cui hanno preso parte cento concorrenti, qualificati da altrettante selezioni svoltesi in tutto il mondo (una a Diano Marina nel 2021). Camilla, fin da bambina, grazie agli insegnamenti della nonna, si è appassionata al mondo della cucina, in particolare ai piatti della tradizione genovese. Ecco il perché delle dedica della vittoria a nonna Maria, figura fondamentale nella sua vita, che le ha tramandato con amore questa passione. Nella vita di tutti i giorni è studentessa universitaria: dopo la laurea in Servizio Sociale, ha deciso di continuare il percorso una specialistica in Psicologia Clinica e della Riabilitazione. A Diano Marina effettuerà una dimostrazione di pesto, con il suo mortaio gigante (e relativo pestello).

Proverà nell’occasione a trasmettere i suoi segreti ad una allieva di eccezione, Tracy Oboigbodin, vincitrice di MasterChef2022.

MARCO VENTURINO

Marco Venturino, gelatiere di Varazze, titolare della gelateria I Giardini di marzo, è l’attuale n° 1 delranking del Gelato Festival World Ranking (https://gelatofestival.com), classifica stilata in base aduncomplesso sistema di punteggi che tiene conto della partecipazione a gare e selezioni.Nel 2022 (la graduatoria è stata ufficializzata nel mese di luglio) sono stati 1.100 i gelatieri valutati dagli esperti,per un totale i oltre 5.000, di tutti i continenti, dal 2011 ad oggi. Venturino la sbaragliato la concorrenza,guadagnando 246 punti e tre le corone.

Dietro a Marco l’ungherese Fazekas di Budapest con 225 punti e la veronese Giuliana Bonazza (La Parona del Gelato) con 215. Per Venturino un crescendo dopo aver conquistato la finale dell’evento mondiale nel 2020 e il bronzo nel 2021. Ad Aromatica Marco presenterà il Liguretto, il suo sorbetto a base di basilico e limone, uno dei suoi punti di forza, uno dei gusti che gli ha permesso di salire sulla vetta del mondo. Un’altra sua specialità è il gusto Bocca di rosa.

MARCO VENTURINO

Marco Venturino, gelatiere di Varazze, titolare della gelateria I Giardini di marzo, è l’attuale n° 1 delranking del Gelato Festival World Ranking (https://gelatofestival.com), classifica stilata in base aduncomplesso sistema di punteggi che tiene conto della partecipazione a gare e selezioni.Nel 2022 (la graduatoria è stata ufficializzata nel mese di luglio) sono stati 1.100 i gelatieri valutati dagli esperti,per un totale i oltre 5.000, di tutti i continenti, dal 2011 ad oggi. Venturino la sbaragliato la concorrenza,guadagnando 246 punti e tre le corone.

Dietro a Marco l’ungherese Fazekas di Budapest con 225 punti e la veronese Giuliana Bonazza (La Parona del Gelato) con 215. Per Venturino un crescendo dopo aver conquistato la finale dell’evento mondiale nel 2020 e il bronzo nel 2021. Ad Aromatica Marco presenterà il Liguretto, il suo sorbetto a base di basilico e limone, uno dei suoi punti di forza, uno dei gusti che gli ha permesso di salire sulla vetta del mondo. Un’altra sua specialità è il gusto Bocca di rosa.

OMAR BONECCHI

Classe 1981, originario di Legnano (MI), da 25 anni in Valsesia, Omar Bonecchi da due anni è chef al Mirtillo Rosso di Alagna (VC), family hotel 4 stelle, unico al mondo dove è Natale tutto l’anno (si festeggia il 25 di ogni mese). In precedenza il suo talento è stato al servizio del Trussardi alla Scala di Milano, per tre anni chef del Cafe & Lounge, per poi passare a capo della brigata del ristorante che nel 2020 ha portato alla stella Michelin.

A causa della pandemia, il locale nel maggio 2021 ha dovuto chiudere e Bonecchi è tornato nella sua Valsesia, accettando la proposta del Mirtillo Rosso che l’ha voluto per un progetto basato su sostenibilità e qualità, con tanti prodotti bio ed eccellenze del territorio. Suo il compito di rivisitare i piatti della tradizione regionale italiana in chiave contemporanea.

ALESSANDRO DENTONE

Cresciuto in una famiglia di pescatori, a Sestri Levante, Alessandro Dentone – classe 1976 – ha dimostrato passione per la cucina sin da giovane. Insegna alla scuola alberghiera. Ha fondato due associazioni culturali che si chiamano Mare in Italy e Fish club con le quali crea eventi, nel Tigullio e in generale in Liguria, sull’agroalimentare e sulla conoscenza del prodotto ittico, sia nelle scuole che direttamente nelle piazze. Nel 2014 e nel 2015 ha detenuto il titolo il titolo di Campione Italiano del riso conquistando il premio Chicco d’Oro ad Isola della Scala Verona, capitale del Vialone nano. A dicembre 2015, ha pubblicato il primo volume di cucina Fish for friends, un progetto molto importante interamente benefico per aiutare i bambini della Casa Pim Pam. Ha partecipato a diverse produzioni Mediaset e Rai in programmi come Linea Blu, Pianeta Mare, Mela Verde, Eat Parade e Gusto, La prova del Cuoco per quattro anni.

È uno dei titolari della AD food catering: due ristoranti, un catering e una gastronomia. AD cura il catering ufficiale del Genoa Cricket Football Club. Da circa un mese ricopre l’incarico di presidente Regionale per la Federazione Italiana Cuochi. Dal 2020 è anche testimonial nazionale di AISM.

ALESSANDRO DENTONE

Cresciuto in una famiglia di pescatori, a Sestri Levante, Alessandro Dentone – classe 1976 – ha dimostrato passione per la cucina sin da giovane. Insegna alla scuola alberghiera. Ha fondato due associazioni culturali che si chiamano Mare in Italy e Fish club con le quali crea eventi, nel Tigullio e in generale in Liguria, sull’agroalimentare e sulla conoscenza del prodotto ittico, sia nelle scuole che direttamente nelle piazze. Nel 2014 e nel 2015 ha detenuto il titolo il titolo di Campione Italiano del riso conquistando il premio Chicco d’Oro ad Isola della Scala Verona, capitale del Vialone nano. A dicembre 2015, ha pubblicato il primo volume di cucina Fish for friends, un progetto molto importante interamente benefico per aiutare i bambini della Casa Pim Pam. Ha partecipato a diverse produzioni Mediaset e Rai in programmi come Linea Blu, Pianeta Mare, Mela Verde, Eat Parade e Gusto, La prova del Cuoco per quattro anni.

È uno dei titolari della AD food catering: due ristoranti, un catering e una gastronomia. AD cura il catering ufficiale del Genoa Cricket Football Club. Da circa un mese ricopre l’incarico di presidente Regionale per la Federazione Italiana Cuochi. Dal 2020 è anche testimonial nazionale di AISM.

FABIO INGALLINERA

Classe 1986, Fabio cresce a Mazzarrone, nella Sicilia catanese. Dopo essersi diplomato all’Istituto Alberghiero di Modica (RG), acquisisce esperienze professionali che modellano ed ispirano la sua idea di cucina. La prima è al ristorante Duomo di Ciccio Sultano a Ragusa. Risale dunque lo Stivale per raggiungere il Cuneese, approdando in una delle cucina più significative del Piemonte: l’Antica Corona Reale di Cervere (2 stelle Michelin), sotto la guida dello Chef Gian Piero Vivalda. Da Cervere Fabio si sposta a Vernante, nella montagna occitana del Cuneese, sposando l’idea della famiglia Macario del Nazionale, che da ormai 7 generazioni traghetta la propria casa tra cultura, storia e tradizione. Condivide la cucina con Maurizio e si confronta con Christian, responsabile di sala.

La “triplice alleanza” apporta un graduale cambiamento nella offerta del Nazionale: da un lato un’approfondita ricerca nella materia prima di territorio, dall’altro l’utilizzo di nuove tecniche di cucina. Il risultato, oltre che in tavola, è sulle guide più prestigiose: 1 stella per la Michelin, 3 cappelli per l’Espresso, corona radiosa per il Golosario Gatti Massobrio, un’importante presenza sul Gambero Rosso. Inoltre, nel 2021, il riconoscimento di Creatori d’Eccellenza per Confartigianato Cuneo.

ENRICO MARMO

Classe 1987, Enrico Marmo è originario di Canelli, in provincia di Asti, ma è sul litorale ligure che ha trovato una fucina in cui esprimersi. Fin da giovanissimo, Enrico è attratto dalla cucina e, dopo aver frequentato l’Alma, parte alla volta della sua prima esperienza gourmet presso il Gellius di Oderzo (TV). Poi entra a far parte della brigata di Cracco a Milano, dove diventa capo partita agli antipasti. La sua avventura continua poi come sous chef di Davide Palluda presso All’enoteca di Canale per poi approdare al Balzi Rossi. Vi resta due anni prima di approdare al ristorante gastronomico del resort 5 stelle Castel Monastero a Castelnuovo Berardenga (SI) e poi all’Osteria Arborina, dopo la dipartita di Andrea Ribaldone.

Nel 2021 torna ai Balzi Rossi per rilanciarlo dopo due anni di chiusura. A ottobre 2022, nella Guida Ristoranti 2023 Gambero Rosso, Enrico Marmo ottiene il premio Tradizione Futura per la capacità di interpretare e reinventare al meglio i piatti e gli ingredienti del territorio e più in generale della grande cucina classica nazionale, contribuendo così a riscriverne il ricettario futuro. Nel mese successivo, arriva la chiamata più attesa. È quella della Guida Michelin, che riassegna nuovamente la stella al ristorante.

ENRICO MARMO

Classe 1987, Enrico Marmo è originario di Canelli, in provincia di Asti, ma è sul litorale ligure che ha trovato una fucina in cui esprimersi. Fin da giovanissimo, Enrico è attratto dalla cucina e, dopo aver frequentato l’Alma, parte alla volta della sua prima esperienza gourmet presso il Gellius di Oderzo (TV). Poi entra a far parte della brigata di Cracco a Milano, dove diventa capo partita agli antipasti. La sua avventura continua poi come sous chef di Davide Palluda presso All’enoteca di Canale per poi approdare al Balzi Rossi. Vi resta due anni prima di approdare al ristorante gastronomico del resort 5 stelle Castel Monastero a Castelnuovo Berardenga (SI) e poi all’Osteria Arborina, dopo la dipartita di Andrea Ribaldone.

Nel 2021 torna ai Balzi Rossi per rilanciarlo dopo due anni di chiusura. A ottobre 2022, nella Guida Ristoranti 2023 Gambero Rosso, Enrico Marmo ottiene il premio Tradizione Futura per la capacità di interpretare e reinventare al meglio i piatti e gli ingredienti del territorio e più in generale della grande cucina classica nazionale, contribuendo così a riscriverne il ricettario futuro. Nel mese successivo, arriva la chiamata più attesa. È quella della Guida Michelin, che riassegna nuovamente la stella al ristorante.

GIUSE RICCHEBUONO

Classe 1965, originario di Sant’Ermete Vado Ligure (Savona), fin da giovane attratto dalla cucina e dal buon cibo, Giuseppe Ricchebuono è, dal 2009, lo chef stellato del Ristorante Vescovado di Noli. Nel gennaio 2023 ha rilevato la gestione dell’Hotel Vescovado insieme ad Alessia Vezzolla, ai figli Martina ed Elia e a Pier Ravera. Nel mondo della ristorazione dalla fine degli anni ’80, con diverse esperienze in prestigiose cucine in Italia e all’estero, apre nel 1992 La Fornace di Barbablù, insieme ad Alessia Vezzolla. Dal 1999 la sua cucina subisce una svolta fondamentale con la rivisitazione di ricette classiche e con un’attenzione rivolta sempre più alle materie prime e alla cura dell’estetica dei piatti. Questo impegno lo porta a ottenere, nel 2002, l’ambita Stella Michelin, un successo che da allora si rinnova ogni anno.

Da febbraio 2020 Chef Ricchebuono, con Alessia Vezzolla e i loro figli, è responsabile della cucina di Bino, ristorante sito all’interno del Museo della Ceramica di Savona, nel cuore del centro storico della città, ed entrato a far parte della Selezione della Guida Michelin 2022.

GIORGIO SERVETTO

Classe 1975, nato a Savona, Giorgio Servetto inizia ad approcciarsi alla cucina fin da piccolo, in quella cascina a Palo, nel Comune di Sassello, dove scopre i sapori autentici e genuini della sua terra, lembo ligure a due passi dalle località piemontesi. Frequenta l’Alberghiero e muove i primi passi nel mondo della ristorazione. Negli anni ’90 segue diversi corsi di cucina, che gli aprono nuove prospettive di sperimentazione fra tendenze gourmet e tradizioni francesi. Le esperienze continuano nel suo primo ristorante, ‘U Sciarattü ad Alassio, e ai fornelli de La locanda dell’Asino, dove ottiene riconoscimenti dalle maggiori guide italiane. Un approccio più moderno gli viene impartito nelle settimane trascorse al Devero insieme a Bartolini. Dal 2016 al 2021 è executive chef del ristorante Nove, a Villa della Pergola ad Alassio. Ottiene la stella Michelin nell’edizione 2021 della guida.

Dal 2022 si trasferisce ad Andora dove collabora con l’azienda Peq Agri. Qui è direttore creativo ed executive chef del Ristorante Vignamare. Il suo desiderio, in sintonia con la filosofia della direzione aziendale, è quello di sviluppare una cucina pensata per valorizzare le eccellenze del territorio e le biodiversità che rendono unica la Liguria. Il Ristorante Vignamare è stato insignito della Stella Verde nella Guida Michelin 2023, riconoscimento che premia i ristoranti all’avanguardia nel campo della sostenibilità e particolarmente attenti alla gestione degli sprechi, alla valorizzazione delle risorse locali e territoriali, alla stagionalità e all’impegno etico e sociale.

GIORGIO SERVETTO

Classe 1975, nato a Savona, Giorgio Servetto inizia ad approcciarsi alla cucina fin da piccolo, in quella cascina a Palo, nel Comune di Sassello, dove scopre i sapori autentici e genuini della sua terra, lembo ligure a due passi dalle località piemontesi. Frequenta l’Alberghiero e muove i primi passi nel mondo della ristorazione. Negli anni ’90 segue diversi corsi di cucina, che gli aprono nuove prospettive di sperimentazione fra tendenze gourmet e tradizioni francesi. Le esperienze continuano nel suo primo ristorante, ‘U Sciarattü ad Alassio, e ai fornelli de La locanda dell’Asino, dove ottiene riconoscimenti dalle maggiori guide italiane. Un approccio più moderno gli viene impartito nelle settimane trascorse al Devero insieme a Bartolini. Dal 2016 al 2021 è executive chef del ristorante Nove, a Villa della Pergola ad Alassio. Ottiene la stella Michelin nell’edizione 2021 della guida.

Dal 2022 si trasferisce ad Andora dove collabora con l’azienda Peq Agri. Qui è direttore creativo ed executive chef del Ristorante Vignamare. Il suo desiderio, in sintonia con la filosofia della direzione aziendale, è quello di sviluppare una cucina pensata per valorizzare le eccellenze del territorio e le biodiversità che rendono unica la Liguria. Il Ristorante Vignamare è stato insignito della Stella Verde nella Guida Michelin 2023, riconoscimento che premia i ristoranti all’avanguardia nel campo della sostenibilità e particolarmente attenti alla gestione degli sprechi, alla valorizzazione delle risorse locali e territoriali, alla stagionalità e all’impegno etico e sociale.

MANUEL MARCHETTA

Manuel Marchetta, ventimigliese, cresciuto tra i fornelli di famiglia, ha coltivato sin da giovane la passione per la cucina internazionale. Come diversi e chef del ponente ligure, si è formato presso l’Istituto Alberghiero di Arma di Taggia. Con diverse esperienze di valore alle spalle, da due anni è al Corallo di Vallecrosia, dove propone una cucina mediterranea, con menù degustazione gourmet.Con la guida di Manuel, il Corallo ha ottenuto importanti riconoscimenti su prestigiose guide: 1 cappello su quella dell’Espresso. Marchetta ha l’onore di far parte di EuroToques, l’associazione creata dal grande Gualtiero Marchesi.

ROBERTO MARTINI

Roberto Martini si può definire un agrichef. Sanremese, 25 anni, nonostante la giovane età, vanta già un’invidiabile esperienza, tra ristoranti, anche stellati, grazie ai quali ha acquisito importanti tecniche di cucina, e un’importante realtà agrituristica in Trentino, dove ha appreso come poter gestire un’azienda in armonia con l’ambiente circostante. Le sue parole d’ordine sono valorizzazione, rispetto e grande passione. Passione che l’ha portato a scommettere su sé stesso.

Da qualche mese ha coronato il suo sogno, rilevando a Rezzo un avviato agriturismo, con allevamento di bestiame, e dando così vita all’azienda agricola e agrifermenteria Cornus, una grande sfida con l’obiettivo di stupire. Tra i prodotti di Cornus, anche carne e formaggi, grazie a diversi esemplari bovini della razza autoctona ligure Cabannina, presidio Slow Food.

ROBERTO MARTINI

Roberto Martini si può definire un agrichef. Sanremese, 25 anni, nonostante la giovane età, vanta già un’invidiabile esperienza, tra ristoranti, anche stellati, grazie ai quali ha acquisito importanti tecniche di cucina, e un’importante realtà agrituristica in Trentino, dove ha appreso come poter gestire un’azienda in armonia con l’ambiente circostante. Le sue parole d’ordine sono valorizzazione, rispetto e grande passione. Passione che l’ha portato a scommettere su sé stesso.

Da qualche mese ha coronato il suo sogno, rilevando a Rezzo un avviato agriturismo, con allevamento di bestiame, e dando così vita all’azienda agricola e agrifermenteria Cornus, una grande sfida con l’obiettivo di stupire. Tra i prodotti di Cornus, anche carne e formaggi, grazie a diversi esemplari bovini della razza autoctona ligure Cabannina, presidio Slow Food.

LUCA MERCURIO

Luca Mercurio, 27 anni, è lo chef del Ristorante dell’hotel Jasmin di Diano Marina. La sua cucina è espressione del suo amore per la tradizione ligure, rivisitata in forma innovativa e fusion. La cura dei dettagli, la scelta molto attenta delle materie prime, locali e di altissima qualità, i profumi ed i colori della Liguria permettono a Luca di far esprimere ai suoi piatti i sapori più autentici. Elementi che, fondendosi con elegante semplicità, garantiscono un’esperienza unica.

MICHELA GUSCIGLIO

Michela Gusciglio ha 26 anni e viene da Imperia. La mamma e la nonna le trasmettono già da piccola l’amore per la cucina e dopo il liceo intraprende un percorso di formazione per diventare pasticcera. Nel 2016 inizia la Scuola Internazionale di Cucina Italiana ALMA e frequenta il corso tecniche di pasticceria. L’anno seguente si iscrive al Corso Superiore di pasticceria e incontra numerosi maestri pasticceri del panorama italiano, tra cui Andreas Acherer. Dopo gli studi inizia a lavorare al Ristorante Scola a Castelbianco, nell’entroterra di Albenga.

MICHELA GUSCIGLIO

Michela Gusciglio ha 26 anni e viene da Imperia. La mamma e la nonna le trasmettono già da piccola l’amore per la cucina e dopo il liceo intraprende un percorso di formazione per diventare pasticcera. Nel 2016 inizia la Scuola Internazionale di Cucina Italiana ALMA e frequenta il corso tecniche di pasticceria. L’anno seguente si iscrive al Corso Superiore di pasticceria e incontra numerosi maestri pasticceri del panorama italiano, tra cui Andreas Acherer. Dopo gli studi inizia a lavorare al Ristorante Scola a Castelbianco, nell’entroterra di Albenga.

ALBERTO MORETTI

Classe 1993, dopo essersi diplomato all’Istituto Alberghiero A. Migliorini di Finale Ligure consegue il diploma al Corso Superiore di Cucina Italiana presso l’ ALMA. Dopo aver trascorso un anno a Londra, rientra in Italia per maturare diverse importanti esperienze al Vescovado di Noli con chef Giuse Ricchebuono, all’ Antica Corona Reale con chef Giampiero Vivalda, da Impronta d’Acqua con chef Ivan Maniago, al Ristorante Nazionale di Noli nei due anni di gestione da parte di Chef Ricchebuono e infine al Ristorante Sambuco a Cesena. Nel gennaio 2023 torna al Vescovado di Noli per rivestire il ruolo di Chef di Cucina. La sua cucina si basa sul rispetto delle tradizioni, la ricerca di sapori semplici e ben bilanciati e grande meticolosità in ogni gesto e in ogni preparazione.

ANDREA SCARELLA

Andrea Scarella è lo Chef proprietario del Tuttu Ben del borgo montano di Creppo, sopra Triora, sulla strada che porta a Realdo e Verdeggia, nel Parco delle Alpi Liguri. Il Ristorante aprirà tra qualche settimana ma contiene già tutte le premesse e le promesse per diventare uno dei punti di ritrovo più apprezzati dai gourmet: massimo 25 coperti, una cucina senza modernismi di maniera ma con la corretta attenzione al contemporaneo, un luogo dove si gustano piatti legati al territorio e alla tradizione, con rispetto del km zero ma senza particolari ossessioni, un locale che fa della semplicità e dell’accoglienza un punto di forza.

A Creppo Andrea Scarella torna a casa, nel vero senso della parola. Classe 1990, Diplomato alla Scuola Alberghiera di Arma di Taggia, prima sous Chef al Ristorante dello Yacht Club di Sanremo, poi sous Chef al Fish Market di Monaco, dove ha lavorato con lo Chef stellato Massimo Bruzzone, poi ad Arma di Taggia da Giuan sous Chef con Marco Berardinelli, infine una prestigiosa esperienza al Buca Cena (già Ristorante del Campo Golf di Sanremo) con Davide Bisato.

Da gennaio, insieme alla moglie Isabel Acquarone, ha lavorato alla ristrutturazione dei locali e alla progettazione del Tuttu Ben di Creppo, dove ha casa e dove è cresciuto.

ANDREA SCARELLA

Andrea Scarella è lo Chef proprietario del Tuttu Ben del borgo montano di Creppo, sopra Triora, sulla strada che porta a Realdo e Verdeggia, nel Parco delle Alpi Liguri. Il Ristorante aprirà tra qualche settimana ma contiene già tutte le premesse e le promesse per diventare uno dei punti di ritrovo più apprezzati dai gourmet: massimo 25 coperti, una cucina senza modernismi di maniera ma con la corretta attenzione al contemporaneo, un luogo dove si gustano piatti legati al territorio e alla tradizione, con rispetto del km zero ma senza particolari ossessioni, un locale che fa della semplicità e dell’accoglienza un punto di forza.

A Creppo Andrea Scarella torna a casa, nel vero senso della parola. Classe 1990, Diplomato alla Scuola Alberghiera di Arma di Taggia, prima sous Chef al Ristorante dello Yacht Club di Sanremo, poi sous Chef al Fish Market di Monaco, dove ha lavorato con lo Chef stellato Massimo Bruzzone, poi ad Arma di Taggia da Giuan sous Chef con Marco Berardinelli, infine una prestigiosa esperienza al Buca Cena (già Ristorante del Campo Golf di Sanremo) con Davide Bisato.

Da gennaio, insieme alla moglie Isabel Acquarone, ha lavorato alla ristrutturazione dei locali e alla progettazione del Tuttu Ben di Creppo, dove ha casa e dove è cresciuto.

ALESSANDRO SCHIAVON

Dopo anni di esperienza a Milano, Alessandro Schiavon è tornato nella sua Imperia per trasformare,insieme al cugino Paolo , la trattoria di famiglia in un ristorante di alta cucina contemporanea,spesso ispirata ai piatti della tradizione. Un’avventura gastronomica corragiosa, che celebra laricchezza e la varietà degli ingredienti locali a km0, dal pesce alla cacciagione, alla frutta e verdura,rigorosamente di stagione.Il nome Cuxen significa proprio cugini, in dialetto ligure.

GIOVANNI SENESE

Classe 1985, Giovanni Senese rimane sin da giovane affascinato dal mondo della ristorazione. Da ragazzo scopre una forte e, col tempo, inesauribile passione per l’arte della pizza, iniziando a lavorare nel locale dello zio, “Antonio e Antonio”, sul lungomare Caracciolo a Napoli. Dopo un lungo periodo di formazione come lievitista e pizzaiolo, Giovanni cambia aria: lascia Napoli per trasferirsi a Sanremo, la città dei fiori. Qui nel 2018 inizia la sua personale avventura aprendo la sua prima pizzeria. Napoletano devoto, sanremese d’adozione, propone qui, insieme alla moglie Assunta Irollo, la sua personale visione di pizza napoletana in evoluzione, con cui racconta tradizioni ed eccellenze delle due città, lontane nello spazio ma vicine nello spirito. Grazie alle sue competenze da lievitista, acquisite attraverso una formazione costantemente in aggiornamento, all’attenzione agli aspetti nutrizionali e alla sostenibilità, nonché alla ricerca continua dell’eccellenza in fatto di materie prime, Giovanni Senese ha conseguito importanti riconoscimenti. Diventa infatti Ambasciatore del Gusto e l’unico pizzaiolo parte dell’Alleanza Slow Food in Liguria.

GIOVANNI SENESE

Classe 1985, Giovanni Senese rimane sin da giovane affascinato dal mondo della ristorazione. Da ragazzo scopre una forte e, col tempo, inesauribile passione per l’arte della pizza, iniziando a lavorare nel locale dello zio, “Antonio e Antonio”, sul lungomare Caracciolo a Napoli. Dopo un lungo periodo di formazione come lievitista e pizzaiolo, Giovanni cambia aria: lascia Napoli per trasferirsi a Sanremo, la città dei fiori. Qui nel 2018 inizia la sua personale avventura aprendo la sua prima pizzeria. Napoletano devoto, sanremese d’adozione, propone qui, insieme alla moglie Assunta Irollo, la sua personale visione di pizza napoletana in evoluzione, con cui racconta tradizioni ed eccellenze delle due città, lontane nello spazio ma vicine nello spirito. Grazie alle sue competenze da lievitista, acquisite attraverso una formazione costantemente in aggiornamento, all’attenzione agli aspetti nutrizionali e alla sostenibilità, nonché alla ricerca continua dell’eccellenza in fatto di materie prime, Giovanni Senese ha conseguito importanti riconoscimenti. Diventa infatti Ambasciatore del Gusto e l’unico pizzaiolo parte dell’Alleanza Slow Food in Liguria.

GIANLUCA URSINO E RENATO GRASSO 

Ursino e Grasso sono presenti in rappresentanza del corso del Sei Cpt di Imperia, durante il quale è stato sviluppato il progetto Arroscia Valle di Sapori, in collaborazione con l’Associazione Antiche Vie del Sale.
Gianluca Ursino vanta esperienze in hotel di varie località della Riviera dei Fiori. Dal 2016 abbina l’attività di chef a quella di docente, che negli ultimi due anni ha preso il sopravvento.
Renato Grasso, originario di Mendatica, discepolo di Giovanni Bertacchi, ha passato una vita a servire ospiti e turisti al Santa Caterina di Varazze. È un personaggio della ristorazione, tra i più popolari, non solo in Liguria. Storico il pranzo con Papa Francesco. Per anni ha tenuto corsi di cucina in Italia e all’estero, rendendosi promotore di molte iniziative. La sua cucina svaria dalle specialità di pesce ai prodotti più tipici dell’entroterra, inclusa naturalmente la Cucina Bianca. Al suo attivo anche il cappon magro entrato nel Guinness dei Primati. Insieme al prof. Franco Laureri ha di recente creato Il Sale della Liguria, speciale prodotto che grazie alle erbe officinali ed aromatiche riesce ad esaltare, in modo naturale, qualsiasi pietanza. Un prodotto di eccellenza sia come ingrediente in cucina che come strumento di promozione turistica.

MAURO ALLARA

produttore Corochinato

DIEGO ASSANDRI

titolare Mulino Sassello 1830

CLAUDIO BATTAGLIA

presidente Lilt provinciale

CONFRATERNITA DELL’ORMEASCO

FABIO CORRADI

enologo Maixei Florcoop

ANDREA PARODI

titolare Parodi Nutra

PAOLA MIGLIORINI

docente Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo

BARBARA VATTEONE

laboratorio La Colombiera